Una mostra di psicologi artisti

03.09.2024

Organizzata in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano Bicocca, in occasione della 23rdGTA (Society for Gestalt Theory and its Applications) Conference, si terrà a Milano, negli spazi della FrancoAngeli Academy, dal 24 settembre all'11 ottobre 2024, la mostra Arte e Percezione nelle opere visive di Alberto Argenton, Gaetano Kanizsa, Manfredo Massironi e nella musica di Paolo Bozzi.
Si tratta di quattro docenti di psicologia, che hanno avuto legami con l'Università di Padova.
Alberto Argenton (1944-2015) e Paolo Bozzi (1930-2003) hanno insegnato nell'Università di Padova, il primo per la sua intera vita accademica, il secondo per alcuni anni, prima di trasferirsi stabilmente all’Università di Trieste.
Gaetano Kanizsa (1913-1993) si è laureato a Padova con Cesare Musatti, per poi diventare docente dell’Università di Trieste.
Manfredo Massironi (1937-2011), ha fondato a Padova, città in cui risiedeva, il Gruppo N, assieme ad altri artisti cinetici, e ha insegnato nell'Università di Verona, mantenendo rapporti di ricerca con i colleghi padovani.
Nella loro ricerca scientifica, essi hanno privilegiato lo studio degli aspetti percettivi dell’esperienza e del comportamento umano, secondo un approccio riconducibile alla Psicologia della Gestalt – che ha costituito uno degli assi portanti della psicologia italiana del secondo Novecento – e alla Psicologia dell’arte.
I quattro studiosi hanno coltivato anche la ricerca artistica, rivolta alle arti visive (Argenton, Kanizsa e Massironi) e alla musica (Bozzi), con una sistematicità non marginale, pur nelle differenze individuali, condividendone i risultati attraverso attività espositive o concerti.
Per certi versi, le loro vite testimoniano non solo il bisogno, ma anche l’intento di abbracciare al contempo le due culture, scientifica e artistica, sia studiando l’arte attraverso l’apparato scientifico della fenomenologia gestaltista (Argenton e Massironi più sistematicamente), sia praticando l’arte con consapevole attenzione agli aspetti percettivi dell’opera artistica.
Gli psicologi artisti di cui si occupa la mostra condividono un’impostazione epistemologica che mira a osservare i “fatti” percettivi, la realtà fenomenica, e a educare alla percezione, che è il processo primario che consente di orientarsi nel mondo e costituisce il fondamento e il motore dell’attività cognitiva.