Conflitti e psicologia: Testimonianza di un’inviata di guerra

26 settembre 2024 ora 20.45 - Sala Paladin di palazzo Moroni
EVENTO APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA
Saluti e introduzione:

  • FRANCESCA BENCIOLINI: Assessora Cooperazione Internazionale e Pace Comune di Padova 
  • ELENA PIETROGRANDE: Area pace, diritti umani e cooperazione internazionale Comune di Padova

Invitata: VERONICA FERNANDES: Giornalista Inviata di guerra - Rai News24
Intervengono:

  • ENRICO RUBALTELLI, Docente di Psicologia della Decisione e Percezione del Rischio; DPSS, Unipd.
  • SARA SCRIMIN, Docente di Psicologia dell’Emergenza e Gestione dello Stress; DPSS, Unipd.

Obiettivo e impatto atteso dell’evento: L’evento ha l’obiettivo di sensibilizzare attraverso la discussione al tema della guerra per aiutarne la comprensione attraverso la scienza e l’esperienza. La lettura psicologica del fenomeno aiuterà a comprendere i processi di adattamento e resilienza delle comunità vittime di conflitti così da poterli poi supportare in modo diretto e indiretto.
Breve descrizione dell'evento: Il mondo è costellato di conflitti armati. La lista non comprende solo le guerre a Gaza e in Ucraina ma anche le ostilità tra Armenia e Azerbaijan, la guerriglia nel Congo dell’est, nel Sudan e in Etiopia. A questi si aggiungono i conflitti in Siria e Yemen che durano da oltre 10 anni e purtroppo molti altri di diverse entità. All'esposizione diretta si sommano i molteplici effetti di un’esposizione indiretta e mediata. I numeri qui sono ancora più grandi, potenzialmente l’intera popolazione mondiale visto la rapida e capillare diffusione mediatica che caratterizza i nostri giorni. Questi eventi hanno un impatto devastante sulla salute mentale e le conseguenze di questa esposizione non saranno solo a vita ma influenzeranno le generazioni future, per esempio come cresciamo i nostri figli e come loro a loro volta cresceranno i loro. Si stima che nel solo 2023 ci siano state più di 30,000 vittime in Ucraina, mentre il conflitto tra Israele e Hamas avrebbe portato all’uccisione di circa 1200 israeliani e quasi 21,000 palestinesi considerando le vittime a Gaza e quelle nella West Bank; questi sono solo le guerre a noi più note, ma decine di migliaia di altre vittime sono state registrare in conflitti di vario genere in Sudan, Messico, Myanmar e Siria ma la lista è incompleta. In questo quadro così complesso e multisfaccettato la comunicazione (mediatica ma non solo) e la discussione rappresentano un importante strumento che può aiutare a comprendere la complessità del fenomeno e dunque a mettere in atto un sistema di sensibilizzazione e potenzialmente contrasto di quello che altrimenti rischia di diventare un contenitore di odio e conflittualità.Il 26 settembre 2024, grazie all’intervento di un’ospite speciale la giornalista Veronica Fernandes che lavora per RAI News24 e ha coperto come inviata di guerra sia il conflitto in Ucraina sia il conflitto tra Israele e Hamas discuteremo di conflitti e psicologia.Riteniamo fondamentale l’analisi e la testimonianza di una persona che ha potuto vedere in prima persona cosa voglia dire vivere e sopravvivere in un contesto così diverso e difficile come quello di una guerra. Una caratteristica dei servizi e del lavoro di Veronica Fernandes è quella di aver riportato in modo approfondito la vita delle popolazioni colpite da questi conflitti fornendo una testimonianza di come cercano di mantenere un senso di normalità in condizioni di vita estremamente difficili. Questi reportage ci danno la possibilità di vedere in modo diretto come le persone vivono quando sono colpite da questi eventi e sono un’importante testimonianza dei processi psicologici che permettono alle persone di sopravvivere in contesti di guerra e conflitto.L’evento prevede l’intervento di Veronica Fernandez seguito da una discussione con docenti esperti in percezione del rischio e psicologia dell’emergenza del DPSS.L’evento prevede:

  • la proiezione di un video prodotto da Veronica Fernandes sulle sue esperienze di inviata di guerra e le sue interazioni con le popolazioni colpite dai conflitti o da condizioni di estrema difficoltà in diverse parti del mondo. Seguito da un dialogo aperto con Veronica sul significato dell’essere un’inviata di guerra 
  • Una discussione che associ la letteratura scientifica con l'esperienza sul campo durante la quale si affronteranno temi quali la resilienza delle popolazioni che vivono in situazioni di guerra e la (stra)ordinarietà dell’essere umano nella capacità di adattarsi anche a contesti traumatici. Con sguardo critico analizzeremo come lo sforzo del singolo e della collettività che permette questo processo di adattamento abbia un costo a breve e lungo termine. 
  • Cercheremo di analizzare come noi percepiamo queste situazioni e le condizioni in cui queste persone si trovano a vivere (e le differenze tra le nostre percezioni e quello che accade realmente).
  • Infine, una discussione collettiva vedrà coinvolte varie realtà ed esperienze del territorio padovano. 

LINK FORM PRENOTAZIONI
La partecipazione all’evento è libera ma per questioni organizzative è gradita la prenotazione. Grazie